mercoledì 29 dicembre 2010

A for Assange


La baraonda cronologica che sta attorniando la vicenda di Wikileaks e del suo fondatore ci mette di fronte ad un evento storico. L’immenso castello di carte del potere fatto tremare da un unico gruppo di attivisti. Non sono occorsi esplosivi o maschere da Guy Fawkes; per farlo sono bastati soltanto una connessione internet ed un numero di utenti sempre maggiore, sparsi in tutto il mondo.

Piccolo riassunto delle puntate precedenti: i cyber-teppisti - pubblicando ciò che i quotidiani non pubblicano, dai segreti di Guantanamo fino ai crimini di guerra in Iraq - mostrano ogni giorno l'ipocrisia dei vari governi servendosi di un mezzo a loro sconosciuto: il web. Il popolare sito d’informazione ricava l'ultimo scoop da un rapporto riservato degli Stati Uniti d’America, madre di tutte le vacche grasse, il quale scatena l’ira e l’imbarazzo di molti diplomatici, europei e non. Ovviamente la reazione non tarda ad arrivare e Julian
Assange (noto pirata informatico e stupratore australiano) viene arrestato, salvo poi essere rilasciato su cauzione.

Questa però non è stata che la punta dell’iceberg.
Infatti saranno già pronti accessi a internet limitati, ricalcati sul modello cinese. O magari divieti espliciti a connettersi da luoghi pubblici. O ancora peggio, gruppi di squadristi pronti a massacrare chiunque venga trovato in possesso di un personal computer, chi lo sa.


In ogni caso da noi non si corre alcun pericolo.
Grazie a dio, la libera connessione wireless non è mai arrivata.

domenica 26 dicembre 2010

natività


Egon Schiele, La Famiglia (olio su tela, 1918)
Pochi come lui riescono a fissarti un concetto bene in mente, quando lo esprimono.

giovedì 23 dicembre 2010

i panni sporchi vanno lavati in pubblico


Un tempo, nell’entroterra del Sud Italia, vigeva un’antica usanza secondo la quale, dopo la prima notte di nozze, le lenzuola andassero esposte in bella vista fuori dalla finestra della camera da letto, dimostrando così a tutti i passanti che la propria donna era arrivata al matrimonio pura e casta. Se la tradizione non fosse stata rispettata, lo sdegno della popolazione si sarebbe gettato sulla coppia screditandone la reputazione, perché nascondere le lenzuola era considerato sintomo di malaffare.

...

Allora oggi, in quest’Italia baldracca in cui il malaffare ha raggiunto tutti i livelli, assopita com’è dal moderatismo ed assuefatta alla prepotenza, dovremmo prendere tutti spunto dai disordini del 14 dicembre per risvegliarla, farla riemergere da questo squallore. Bisognerebbe gridare forte, sì, ma non solo i ragazzi dei centri sociali, bensì un grande coro unisono, la voce di una generazione, in modo che tutti debbano rendersi conto di quale sporca cerchia di massoni corrotti collusi e mafiosi sia la nostra classe politica.


Anche se poi, si sa, arrivano le feste e la recita può riprendere il suo corso.
Fino al prossimo intervallo.

lunedì 13 dicembre 2010

un mondo al contrario

L’altro giorno mi è capitato di pensare ad un mondo al contrario,

nel quale tutti leggono e possiedono un’opinione propria, essendo il livello d’istruzione altissimo, talmente tanto che l’immagine non conta più nulla o quasi; una vera e propria “dittatura del pensiero” che emargina chi non è considerato abbastanza intelligente; un mondo in cui la televisione è stata messa da parte, dato che tutti scrivono liberamente i propri pareri sulla rete ogni giorno e su quelli discutono, aprono dibattiti, si scervellano come meglio credono; un mondo senza barriere linguistiche e sociali, dove l’individuo più ignorante parla almeno tre lingue e la curiosità, il desiderio di conoscenza, la scoperta dell’altro sono temi sentiti e condivisi; dove i governi sono stati dichiarati superflui, poiché le varie città si sono organizzate in comunità del tutto autonome ed autogestite, in cui gli spazi vengono pensati o trasformati per contenere concerti ed eventi culturali gratuiti; dove l’inquinamento è ridotto allo zero, visto che la gente, superato il culto dell’automobile più potente, si sposta in gran parte in bicicletta o su mezzi pubblici efficientissimi, alimentati ad energia prodotta con fonti rinnovabili; gli USA, inadeguati al cambiamento e privi di guerre da combattere, sono stati costretti a chiedere aiuti all’Africa, mentre fra i suoi abitanti cresce il tasso di mortalità, soprattutto per cancro; un mondo in cui il lavoratore ha imparato a dettare le regole, mentre il dirigente, avendo visto il proprio ruolo dissolversi, fatica ad arrivare a fine mese; un mondo che non accetta la banalità e la frase facile, dove un uomo è costretto a dire qualcosa di nuovo e interessante per fare colpo su una donna e i pochi analfabeti rimasti, chiusi nelle rare discoteche, si divertono come possono; eccola lì, la tipa un po’ scema tutta in ghingheri, col suo fascio littorio tatuato sul braccio, che si muove da sola in pista, non trovando più nessun involucro vuoto con cui ballare.

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