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giovedì 8 dicembre 2011

eroe proletario



Da quando sei nato ti fanno sentire piccolo
Togliendoti il tempo, invece che lasciartelo
Finché il peso è così grande
Che non senti più niente


Ti feriscono in casa e ti picchiano a scuola
Ti odiano se sei sveglio e disprezzi un idiota
Finché sei talmente pazzo
Da non poter seguire le loro regole


Ti hanno torturato e spaventato per vent'anni assurdi
E si aspettano che dopo tu intraprenda una carriera
Quando proprio non funzioni sei così pieno di paura

Ti tengono buono con la tv, il sesso e la religione
E tu pensi di essere così intelligente, libero e indipendente
Ma rimani un cazzo di primitivo, per quanto ne so

Ti sto dicendo che c’è una stanza, là in cima
Ma devi prima imparare ad uccidere sorridendo
Se vuoi essere come la gente sulla collina

Devi essere un eroe proletario
Un eroe proletario, sì, devi esserlo
Se vuoi essere un eroe, beh, allora seguimi


venerdì 6 novembre 2009

cartoni animati

Mi stavo giusto chiedendo l'altro giorno dove fossero finiti i looney toons che guardavo da piccino, chè non li facevano più da nessuna parte, quando me li ritrovai per caso in onda su italia1. Erano i migliori, coi loro tormentoni e tutti quei gadget improbabili, figli di un'animazione che appare ormai superata, ma che ai tempi fu rivoluzionaria. Essi m'insegnarono che nella vita non esistono solo buoni e cattivi, ma mille sfumature. Anzi, era proprio questa mancanza di distinzione a disorientarmi, eppure non mi stancavo mai di guardarli, portatori di quella sfacciataggine un po' anarchica, facilmente riassumibile in un "Che succede, amico?"
Erano grandi perchè erano atipici, resistevano al buonismo esasperato della signora disney grazie al potere dell'ironia; sempre calzante, sorprendente, fulminante, folle.




°Nel disegno, Wile E. Coyote by me

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