sabato 26 dicembre 2009

Pensierini di natale

Detta così può sembrare davvero una stronzata. Eppure leggendo potrete convincervi del contrario, tenendo conto del fatto che, specialmente di questi tempi, ci vuole un fisico bestiale anche per scrivere e disegnare.
Ebbene, eravamo accampati sotto un albero pino e le campane in lontananza risuonavano a forza, distraendoci la testa dall'atmosfera della festa. Cominciammo a chiederci se le occhiaie che avevamo in viso ci stessero formando un secondo sorriso, all'altezza dello zigomo. Ma più di tanto non ci preoccupava, chè le occhiaie, si sa, esistono solo nella mente di chi le nota.
Ed è così che arrivammo al momento della passante:




"Ossesso, istupidito, bevevo nei suoi occhi vividi di tempesta la dolcezza che incanta e il piacere che uccide"

Attenzione adesso: mi passò davanti vestita di rosso, per poi scomparire nella notte più nera... Fu in quel momento che mi balenarono in mente tali versi di rara intensità e bellezza, come pochi se ne trovano in letteratura.

"Tu ignori dove vado, io dove sei sparita;
so che t'avrei amata, e so che tu lo sai!"

Ma [ahimè] non era questa la serata giusta per pensare alle passanti che non riuscimmo a trattenere...
Ricorreva la vigilia che [la quale] si passa in familia.
Non manca niente: le polpette della zia chè son sempre più buone, la tavola apparecchiata ch'è sempre più bella, io e mia sorella chè siam sempre più fattigrandi e i parenti tutti, chè son sempre più vecchi.
Convenzione più convenzione meno, passammo poi a brindare cogli amici, più ubriachi che matti. E mentre incauti mischiavamo liquidi terribili, davamo inizio al natale più caldo che un elefante riuscisse a ricordare.

In mattinata la pioggia arrivò a riportare un poco di giustizia e gli ultimi giorni di questo 2009 'colmo' di cambiamenti si presentavano ora più umidi, ora più tersi.
Gli sbronzi della sera prima si ritrovarono così a commentare:


- Mi piace quando fuori piove
e rimanere in salotto a guardare

oppure, a seconda dei casi:

- Mi piace quando in salotto piove
e rimanere fuori a guardare




°Parti in verde tratte da A una passante
di Charles Baudelaire,
disegno by me

martedì 24 novembre 2009

Ho le braccia lunghe, ma non sono un orango


In un mondo privo d'immaginazione e bellezza, lottiamo costantemente tra finzione e smarrimento. Dietro l'inganno cosa rimane? Capisci rapidamente quanto sia inutile cercare a tutti i costi un senso nel reale. Ti vogliono cinico e distaccato, tutto già visto, tutto già stato. Fa parte del prezzo da pagare: hai la libertà di comunicare pur non sapendo cosa dire.



E non c'è più niente che ti possa stupire.





°Disegno by me

giovedì 19 novembre 2009

Storia di Lauretta


A scuola la conoscevano un po' tutti, faceva presto a farsi voler bene. Era sempre sorridente Lauretta, il saluto non lo negava mai, capitava che chiedesse qualcosa con aria circospetta, per poi tornare subito a farsi gli affari suoi. Era spesso nei corridoi con le sue insegnanti, troppo indifferenti per starla ad ascoltare. Credo che di sostegno gliene dessero ben poco, avevano semplicemente bisogno di qualcuno da guardare dall'alto, ma Lauretta capiva e non era mai maleducata.

Lauretta era dawn, sì, ma non stupida. Lei non lo dava a vedere, ma sapeva chi erano le persone che le riservavano affetto sincero e quelle che invece erano mosse solamente dal senso di pena. Provava particolare simpatia per i graffiti e chi li faceva; a tal proposito si era fatta una gran cultura, andando spesso con sua madre a vedere quelle "opere" che passavano sui treni alla stazione. Questa sua passione l'aveva portata a stringere amicizia con tutti i graffitari dell'istituto, gente talentuosa senza uno scopo preciso. Lauretta però aveva un piano per loro.
Quella mattina a scuola c'era un viavai incredibile di gente e telefonate. Una folta schiera di studenti era uscita dalle aule per guardare ammirata il miglior graffito che la loro mente riuscisse a ricordare. La vicepreside, scurissima in volto, chiamava tutti i professori a rapporto. Nessuno, nemmeno il più sbirro dei docenti, riusciva a spiegarsi come e quando fosse stato possibile realizzare una cosa del genere su una parete interna alla struttura.



Lauretta guardava in disparte il suo capolavoro, sicura che comunque nessuno avrebbe sospettato di lei.
In quel momento si sentì presa da una calda sensazione che non riuscì a definire, un misto di felicità e rivincita, una cosa così.




















°Disegno by me

venerdì 6 novembre 2009

cartoni animati

Mi stavo giusto chiedendo l'altro giorno dove fossero finiti i looney toons che guardavo da piccino, chè non li facevano più da nessuna parte, quando me li ritrovai per caso in onda su italia1. Erano i migliori, coi loro tormentoni e tutti quei gadget improbabili, figli di un'animazione che appare ormai superata, ma che ai tempi fu rivoluzionaria. Essi m'insegnarono che nella vita non esistono solo buoni e cattivi, ma mille sfumature. Anzi, era proprio questa mancanza di distinzione a disorientarmi, eppure non mi stancavo mai di guardarli, portatori di quella sfacciataggine un po' anarchica, facilmente riassumibile in un "Che succede, amico?"
Erano grandi perchè erano atipici, resistevano al buonismo esasperato della signora disney grazie al potere dell'ironia; sempre calzante, sorprendente, fulminante, folle.




°Nel disegno, Wile E. Coyote by me

domenica 1 novembre 2009

La fine del mondo


E’ il 20 dicembre 2012 e Gianlorenzo si sta preparando al peggio (o al meglio, dal suo punto di vista). Le previsioni dell’ imperscrutabile calendario Maya infatti non lasciano grande spazio all’immaginazione: il ciclo della Terra giunge al termine, tutto finisce con tanto di annunci solenni e fuochi d’artificio. Gianlorenzo si è comprato un kit di sopravvivenza all’ipercoop e il libro di Giacobbo in cartoleria, si è licenziato dal lavoro di impiegato bancario e ha mandato a 'fanculo la moglie. La notte magica la passerà insieme a Teresa, sua avvenente compagna di università con la quale ha da poco ripreso i contatti. Il piano di Gianlorenzo è semplice e magnifico: passare l’ultimo giorno della sua vita con la donna dei suoi sogni e avere un orgasmo bestiale mentre disastri naturali e calamità di ogni genere si verificano fuori dalla sua finestra.


Alla sera la casa di Gianlorenzo è cosparsa di candele, le luci sono spente e le tartine da lui preparate con tanta premura sono in tavola; Teresa arriva all’orario stabilito, radiosa come il primo giorno in facoltà. Si mettono a mangiare bevendo dello champagne in coppe di cristallo, ridono e scherzano, parlano di tempi passati e di strade percorse. Si scambiano tenerezze sul divano, poi si spostano in camera da letto. Lui le mette un dito in bocca, lei si dimostra divertita e, dopo averglielo uscito dalle mutande, gli fa un pompino. Passa poco tempo ed è Teresa a comandare; Gianlorenzo sta di sotto e la tiene per i fianchi, mentre la ragazza continua a muoversi come un’onda, prima piano e poi più forte, fino a venire in un gemito profondo. Viene anche Gianlorenzo, seppure in modo più contenuto. Sente infatti che manca qualcosa.
- Bè? - sbotta interdetto.
- Che ti prende? - chiede Teresa, ancora ansimante.
- Come sarebbe a dire che mi prende? Dove sono i terremoti, le catastrofi, i cieli rosso sangue?! -
- Non essere sciocco - lo ammonisce lei, dandogli un bacio leggero sulla fronte - Credevo che questa cosa della fine del mondo fosse solo un’idea romantica per noi due. -
Gianlorenzo non focalizza. - E allora l’inversione dei poli magnetici, il cambiamento climatico? -
- Tesoro - aggiunge Teresa rivestendosi - se l’umanità doveva proprio scomparire, sarebbe successo quattro anni fa. Non dirmi che non lo sapevi! -
Gianlorenzo si volta verso il comodino dove è poggiato il libro di Giacobbo; sta lì in copertina, nella classica posa a braccia conserte, e se la ride di gusto.



°Disegno by me

lunedì 19 ottobre 2009

Quando non bevo



C'è qualcosa che tocca un po' tutti, in questi meriggi di gela autunnale. Ti tocca dentro e ti fa sentire tutto il peso del vivere. Freddi i tuoi piedi e scarlatto il tuo sangue che esce dal dito, taglio subdolo e profondo d'un foglio di carta, tant'è; tutto si tinge di rosso, dalle sfumature del cielo allo smalto sulle tue unghie mentre mi vieni vicino. Ci sono molti modi per fuggire a tutto questo, assai preferibili rispetto a quello che applico io... Varie cure, ortodosse e non, che ti aiutano a chiudere una giornata da dimenticare. Capita però che qualcuno non sia disposto a curarsi, per la malsana voglia di sentire ancora qualcosa.

Comunque, per non farmi cogliere impreparato, io scrivo (quando non bevo).



°Nel disegno, Ubriaco by me

giovedì 8 ottobre 2009

Bocciato!

Stavolta ti hanno beccato, mascherina... Il tuo naso ti ha tradito!



°Nella foto, una bellissima cartolina
da Amsterdam

venerdì 2 ottobre 2009

Italian violence


Italian violence, italian fashion, italian mothers, italian religion






°Collage by me

giovedì 1 ottobre 2009

Confusione

Sono Aragosta, ho le chele serrate.
Guardo attraverso il vetro il mio immutabile destino.















Sono Uomo, sono senza voce.
Guardo attraverso il vetro il mio mutabile destino.
















Sono Lavatrice, centrifugo sogni.
Pochi istanti dentro di me ed il mondo attraverso il vetro girerà.














D'improvviso, tutto è confusione.


°Foto by me

sabato 26 settembre 2009

La quiete dopo la tempesta

Ogni cosa quella sera sapeva di poesia, anche se all'inizio sembrava non ve ne fosse per niente.
Lei guardava con il sopracciglio un po' inarcato un punto, lì in alto. Questo le conferiva un'espressione trasognata e misteriosa al contempo.
Sapeva che la guardavo, ma non incontrava volutamente il mio sguardo, semplicemente mi lasciava fare. Stavo però attento a non essere troppo invasivo, a non spogliarla del tutto insomma.
Non so cosa guardasse. Forse piccoli e brevissimi frammenti di luce che rendevano per un attimo visibili le nuvole scure, chissà.
Solo più tardi ne udii il rumore.

Iniziò timidamente, poi continuò ad intervalli irregolari, il ticchettìo diventò quasi rincuorante, fino a scrosciare che diolamanda, con tutta la violenza non sfogata per mesi.

Quando tornai alla mia donna, lei no, non era più lì: era andata ad asciugarsi al riparo d'un balcone. Strizzando la maglietta fradicia mi sorrise, per poi scomparire nel buio.
La pioggia cessò presto, lasciando un me stesso più svuotato ed un'erba più verde mentre la gente, uscita da improvvisati nascondigli, si avviava lentamente verso casa.



°Foto by Dà

martedì 15 settembre 2009

La voce del padrone

Ore 21:10. Parte la musica di Steiner e via, la prosopopea propapandistica alla quale i telespettatori di Porta a Porta sono ormai abituati ha inizio. Questa settimana però c'è qualcosa di raro... Pare che, a causa di questa puntata speciale, Ballarò sia stato completamente rimandato, "per dare" dicono "il massimo spazio possibile all'evento su Raiuno".
Il tema della serata è infatti "L'aquila e il resto", ospite d'onore, inutile dirlo, il Presidente del Consiglio. Presto verranno consegnate in collegamento le nuove c.a.s.e. ai terremotati. Su nessun altro canale si parla della stessa cosa. L'unica opinione possibile di questa serata è una e sola: quella di Vespa, quindi del Governo.

Vespa, (quell' unto essere schifoso che ha ancora il coraggio di farsi chiamare giornalista) attorniato dalla squadra di soccorso della città abruzzese, la butta subito sul pathos, toccando il lato emotivo dei suoi ascoltatori attraverso alcune interviste alle vittime del disastro. Roba che si vede spesso, nelle tecniche di regime. Ecco che la parola viene data al Cavaliere, ma non riesco ad avere la forza di continuare a guardare.


Cambio canale.


Di certo non sarà un caso se su Raitre, al posto di Ballarò, stiano mandando il film sugli ultimi giorni di Adolf Hitler... La sottile ironia è apprezzabile, ma non era esattamente questa la cosa che mi sarei aspettato. Da una parte abbiamo un Governo che, comunque, fa quello che vuole; dall'altra un'opposizione inesistente, che si limita solo a far battutine. Diciamo che, in vista della manifestazione a Roma per la libertà di stampa, il clima non è proprio dei migliori.


°
Nel disegno, Vespa by me

mercoledì 9 settembre 2009

Troppo uguale

Di mirabili riflessioni, sul senso della vita o cose così, se ne possono fare a bizzeffe; magari non situazioni vere e proprie, solo ragionamenti che portano ad una conclusione, in modo da semplificare l'esistenza sia a me che a voi... Ma voi non volete una cosa così, no. Volete un storia.

Allora vi accontento:


conoscevo una ragazza tempo fa, non una qualunque. Diceva che per sentirsi vivi non bisogna mai smetter di pensare, infatti lei lo era. Portava con sè quella scintilla vitale capace di attirarmi.
Mi ricordo poi di quel dì in cui non la riconobbi.
Aveva riposto la chitarra nel dimenticatoio per passare alle automobili. E aveva cominciato a preferire le casse di una pista luminosa alla bellezza di un dettaglio.
Provava noia per tutto ormai, anche per il cinema.
S'era ridotta ai bisogni primari -bere, dormire, mangiare- e non parlava più di niente. Questo ha fatto sì che avesse molto più successo tra le amiche però, e forse sarà stato quello.

Non è che lo dicessi per qualche mia mania, fatto sta che non l'ho più incontrata e forse è stata colpa mia:
chè lei è cambiata, chè tutto il mondo cambia, mentre io rimango troppo uguale.


°Nella foto, Scarpa e Benzina by Martina

domenica 6 settembre 2009

Di 'sti tempi si è moderni

Di 'sti tempi ascolto musica di 30 anni fa. Porto un paio d'occhiali da sole che è il remake di un modello lanciato sul mercato 20 anni fa. Vesto 'vintage' (che poi di 'sti tempi tira tantissimo) e ho un taglio di capelli 'revival'. Le scarpe che ho ai piedi fanno molto anni '90.



Così, si è moderni.







°Nel disegno, Modern by me

giovedì 3 settembre 2009

Il karma

C'era una volta un piccolo goblin svitato che viveva fra gli alberi della foresta di Tolje. In compagnia di Abu Doobu, il genio della lampada, vendeva le sue torte magiche speciali al mercato della Contea,
cantando:


Jolly good luck to your trousers
Good luck to the barfly mow
Jolly good luck to your trousers
Good Luck to the burfly mow

Oh, good luck to the suttons
The thread
The lenghts
The sides, the pockets
And your toe

It's good luck
Good luck
Good luck to the barfly mow and all that 234


......





Un bel giorno, nella Contea di Bottwater, il malvagio spazzacamino Badwyn D'Bag ottenne l'esclusiva dal governatore per pulire tutti i comignoli della città. E ben presto gli altri spazzacamini furono costretti a mendicare per poter mangiare, perchè Badwyn aveva tutto il lavoro.

Un bel giorno, mentre puliva il comignolo di una casa vicino al mercato, Badwyn mise un piede su una tegola traballante che si ruppe e cadde giù dall'alto, proprio nel bel mezzo della fiera.

Nessuno fece caso al rumore, quando atterrò nell'impasto per i dolci del piccolo goblin.

Nel corso del mese successivo il suo corpo si dissolse lentamente e alla fine si trasformò in tante torte magiche e venne mangiato dai cittadini della Contea.

La cosa più strana fu che nessuno si accorse della malvagità presente nelle tortine.


E la morale di questa storia è:
il karma

martedì 1 settembre 2009

Della 'normalizzazione'


Certo avranno pensato che, essendo la Rai già lottizzata, non ci sarebbe stato niente di male a ridimensionare l'unica rete rimasta a fare un po' di solletico (nemmeno fastidio), aggiungendo un bel monito di inizio stagione anche a Santoro ed impedendo a Travaglio di tornare ad Annozero... E già che c'erano, perchè no, di fare una bella causa per 1 milione di euro ad un ben noto giornale per le ultime '10 domande' rivolte al Presidente del Consiglio, che tanto scomodavano la sua vita privata .

Solo che questa volta hanno giocato male le loro carte, dandosi la zappa sui piedi: l'azione legale contro Repubblica infatti non ha fatto altro che scatenare l'indignazione e la protesta di tantissima gente (centomila firme raccolte al terzo giorno) e l'ennesimo scandalo mediatico a livello internazionale. L'indice di gradimento del Premier quindi, a differenza di quello che vorrebbe farci credere, scende.

Però non c'è che dire, certa gente sa trovare i nomi perfetti per tutte le situazioni... Non dicono di voler censurare, ma di normalizzare.

Il processo di normalizzazione che il Pdl intende applicare a Raitre, sostituendo l'attuale direttore Ruffini con Minoli di Rai educational, per 'ammorbidire' il tiro dei programmi di Fazio, Dandini e Gabanelli, è un'assoluta porcata che darà un esito identico a quello del 2001, se non addirittura peggiore. Creare cioè uno standard, non solo politico, ma soprattutto culturale, a tutte le reti.


Umberto Eco ha detto che "nelle democrazie 'robuste' non c'è bisogno di difendere la libertà di stampa, perchè a nessuno viene in mente di limitarla"; nel nostro Paese invece questa necessità si avverte eccome.

-Grazie d'aver letto questo post!




°Nel disegno, Il porco by me

lunedì 31 agosto 2009

Sulla nave della vita

Sulla nave della vita ci sono molte strade. Se stai attento, puoi scegliere quale seguire...
C'è chi fuma e c'è chi legge con l'aria da intellettuale. C'è una figa dai biondi colori, che beve da un bicchiere di vetro con gran classe. C'è chi guarda la cartina per capire dove andare e chi parla al cellulare.


Sulla nave della vita c'è chi crede di arrivare.




°Nella foto, Barche di legno by me

martedì 18 agosto 2009

all'arci


Potremmo andare all'arci.
sì potremmo andarci.
a farci.
già, dovresti portarci.
all'arci.




giovedì 13 agosto 2009

L'ora di religione

Ecco che ci risiamo, con tutte le menate moralistiche e le stronzate di partito, il Pdl che grida 'vergogna' e la Gelmini, brava soltanto a farsi fotografare in costume sulla costa smeralda, che ricorre al Consiglio di Stato.
Adesso, per una volta, cerchiamo di parlarci chiaro: la religione cattolica a scuola non serve ad un'emerita sega, la sola cosa che ricordo della prof di religione che avevo in primo superiore è che volevo scoparmela (pensiero stimolante certo, ma non esattamente utile all'apprendimento)...
Gli studenti romani che si son dati da fare per questo motivo hanno ragione; non è giusto che chi non sia credente o predichi altre religioni venga penalizzato con un punto in meno nella cazzo di media, non è giusto che a coloro che la richiedono non venga data una qualche attività alternativa, non è giusto che una materia non contemplata alla maturità venga ammessa a pieno titolo nello scrutinio finale. Però ragazzi, che volete farci, siamo in Italia. In qualsiasi altro paese discuterebbero il caso con intelligenza, ma qui no: ne fanno una questione di principio, mica capiscono che a scuola andrebbe insegnata semmai la storia delle religioni (con docenti appropriati anche), c'è la Chiesa di mezzo, essa non rinuncerà mai al suo piccolo dominio sulle giovani menti...

Ogni resistenza è inutile!











°Nella foto, un frame de
L'ora di religione
di
Marco Bellocchio

martedì 11 agosto 2009

Giornata grunge

E' buffo leggere tutti 'sti libri, guardare tutti 'sti film, masticare tutta quest'arte per poi svegliarsi una mattina con la testa leggera, quasi come fosse vuota. Nelle giornate così non mi vien voglia di fare un cazzo, o per lo più non ci riesco, provo insofferenza persino nel vestirmi e 'mi vivo addosso' (qualcuno deve avermi per forza risucchiato la materia grigia nel sonno, non ci sono altre spiegazioni).
Oggi il mio cane è scappato, preso dall'impeto di vivere e di vivere libero. Quando è tornato non ha trovato da parte mia un rimprovero. Mi ha guardato, la lingua penzoloni, l'ho guardato a mia volta, ci siamo capiti al volo. Sdraiato sul letto, in luce soffusa, ho pensato che al più presto farò come il mio cane.




(Che poi a me il grunge fa cagare)






°Nel disegno, Cobain by me

venerdì 7 agosto 2009

Pale Horses

Straordinario video di Moby... Guardatelo.



(Il tema dell'alieno solitario non è per l'artista una novità. Rievoca quelle atmosfere alla De Saint Exupery a lui care. Io l'ho trovato comunque molto interessante).

mercoledì 5 agosto 2009

Nel nome del padre [e della pillola]


E' stata lanciata la pillola abortiva da assumere entro 7 settimane dalla gravidanza; il Vaticano sostiene che i farmacisti e i medici in generale debbano fungere da 'obiettori di coscienza', rifiutandosi di vendere il farmaco. Non solo.
Il Papa intende scomunicare chi ne fa uso e chi la prescrive. A questo punto c'è chi suggerisce di affiggere l'insegna "Farmacia Cattolica" al di fuori delle attività che aderiscono alla direttiva pontificia, in modo da "non farci perdere tempo e non farci spendere nemmeno un centesimo dei nostri soldi stramaledettamente atei".


E se ingerissimo la pillola tutti insieme, senza distinzione tra uomini e donne, filmassimo il tutto e caricassimo il video su You Tube... Cosa accadrebbe?


°Nel disegno, Ratzinger al vento by me

martedì 4 agosto 2009

Parlando d'amore

Quando vedi l'amore autentico lo riconosci, perchè esso ti scuote e ti contagia con la sua forza, e ti viene anche da invidiarlo un po' (stavo giusto pensando che alle volte posso essere schifosamente sentimentale, ma questo è niente)...
C'era questa ragazza che baciava un'altra ragazza; quello che mi ha colpito non è stato tanto che fossero dello stesso sesso, quanto la sincerità e la riservatezza con cui lo facevano.
Mi ha colpito il pudore di una delle due, quando si è abbassata il berretto e si è guardata intorno, per difendersi da eventuali occhi maligni. Mi ha colpito perchè quello per me era un amore vero, oserei dire essenziale, non un gesto di mera esibizione.
Ecco perchè non ha senso attaccarsi in modo morboso alle cose materiali: i vestiti, gli oggetti, le scarpe, gli occhiali da sole, le auto, le moto, i profumi, la musica sul pc, il pc stesso. Tutta roba passeggera, che prima o poi si guasterà o andrà perduta... Rimarremo solo noi, nel bene e nel male, con il nostro spirito. Per questo sarebbe meglio imparare a coltivarlo, presto o tardi.



Sperando di condividerlo, un giorno, con un'altra persona.




°Nella foto, Window by Wolfgang Tillmans

sabato 1 agosto 2009

Era un'afosa giornata di luglio

Era un'afosa giornata di luglio,
il calore dipingeva striature marroni sullo sfondo delle isole all'orizzonte, mentre i pensieri evaporavano in alto, alla ricerca di venti più freschi.
Tutto era fermo. Noi ci si rifugiava all'ombra degli alberi, seduti a guardare i bikini passare.
Proprio quel giorno decidemmo di allontanarci dai luridi tavoli adagiati a tressette per cercare qualcosa di più.
Nel luogo dove arrivammo regnava una calma innaturale. Quasi come fosse una specie di nascita, per accedere al campo da tennis abbandonato bisognava passare dal buco nella rete...
Ed eccoci là, dopo qualche partita ad uno sport imprecisato: sdraiati a bere e a pensare, col sudore fino ai capelli e le zanzare a martoriarci le caviglie. Ad un certo punto volsi lo sguardo verso un filo d'erba che spuntava dal cemento, al quale era aggrappato un insetto intento a godersi quel poco di aria che aveva cominciato a tirare. Fu come se in quel filo d'erba avessi visto la mia vita intera fino a quel momento. Dopo di che chiusi gli occhi e mi addormentai all'ombra del paesaggio urbano, con il sole che cominciava a calare dietro le montagne.


Quando tornai a casa, vidi un foglio sulla scrivania, lasciato lì chissà da quanto.

Potrei scriverci un post, pensai.
Lo scrissi.




° Nella foto, Autostrada all'orizzonte by me

giovedì 30 luglio 2009

martedì 28 luglio 2009

La fantasia salvaluomo

Mi capitano sere in cui proprio non riesco ad essere come gli altri;
devo sentirmi sempre più allegro o più depresso, più leggero o più tragico, più rilassato o più incazzato rispetto al resto del "gruppo"... Credo si tratti non di presunzione, bensì di fantasia.
Sarà strano, ma è la fantasia a salvarci e a permetterci di scegliere. Quello che fu per Schiele il 1913, per Strauss la primavera, per gli Afterhours l' 1.9.9.6. e per Beethoven il quarto movimento della Nona...
Può sembrare fumo negli occhi a chi vive all'insegna della razionalità, ma anche l'amore non può esistere senza.
Premesso che a me delle dinamiche del gruppo non me ne frega niente, credo che non possa essere diverso da così. Sarà per questo che a me disgusta essere come gli altri.

A ognuno il suo.

A ognuno il suo.



°Nella foto, Attraverso il whisky by me

lunedì 27 luglio 2009

Il liberismo ha i giorni contati


Anna pensa di soccombere al mercato. Non lo sa perchè si è laureata. Anni fa credeva nella lotta, adesso sta paralizzata in strada. Finge di essere morta. Scrive con lo spray sui muri che la catastrofe è inevitabile [...]

Muore il mercato, per autoconsunzione. Non è peccato. E non è Marx & Engels... E' l'estinzione. E' un ragazzino in agonia.
[Baustelle]

°Nel disegno, Scrive con lo spray by me

domenica 26 luglio 2009

Bengi

Cos'è che infiamma il cielo stanotte, Bengi?
Sarà la speranza in un migliore domani,
o l'incendio di una rivoluzione?
Ma la rivoluzione, si sa, è come una bella donna: che vogliono tutti ma che non viene mai...


Lo trovi divertente, Bengi?
Bè, preparati. Perchè questa sera noi incendieremo quel cielo!



°Nella foto, Tramonto a Patti marina by me

venerdì 24 luglio 2009

Succede in Italia

Divieto di interrompere l'alimentazione artificiale su tutti i casi di coma vegetativo anche in presenza di testamento biologico rilasciato dal paziente, tagli alle forze dell'ordine - in compenso però vengono istituzionalizzate le ronde - tagli all'istruzione e tagli alla ricerca, la Carfagna si batte per il decoro nelle nostre città togliendo le prostitute dalle strade, quando poi il Premier stesso viene coinvolto nei vari scandali Letizia e Daddario, il quale viene anche accusato di corruzione per il caso Mills, ma che non si fa lo stesso processare sfoggiando il Lodo Alfano, aggiungendo i ripetuti attacchi alla stampa sia nazionale che internazionale; nel frattempo la coppia Ghedini/Alfano esce la genialata di limitare le intercettazioni per i "crimini minori", la clandestinità diventa reato, è una legge voluta dalla gente, così dicono loro, lo chiamano progetto sicurezza, in realtà utile solamente a nascondere gli effetti della peggiore crisi economica mai registrata dal '29, contro la quale nessun provvedimento valido è stato preso.

Il popolo offre un taciuto consenso



Ma non temete: se fate parte delle zone di L'Aquila o Viareggio, allora avrete la possibilità di apprezzare il vero spirito di questo Paese, in tutta la sua grandiosa solidarietà.





°Nel disegno, Busto del Premier by me

martedì 21 luglio 2009

Il bel personaggio [che avevo]


Mio nonno è sempre mio nonno, è sempre Ambrogio in ogni momento, voglio dire che non ha problemi di comportamento. Ma io non assomiglio ad Ambrogio, l'interezza non è il mio forte, per essere a mio agio ho bisogno di una parte.

Mettersi a nudo. Giungere allo stesso livello dell'interlocutore e fingersi vulnerabili, per poi colpire ed emettere la propria sentenza (Camus insegna).
Il fatto è, cari miei, che abbiamo la presunzione di pensare di 'essere', quando invece tutti recitiamo, in questo gioco perverso dell'affermazione dell'io, chi più spudoratamente e chi in maniera più ingenua a livello inconscio.
Se solo penso al bel personaggio che io stesso avevo creato e a quanto mi trovassi a mio agio nel metterlo in scena... Non smettevo mai, nemmeno quand'ero solo: non recitavo il personaggio, io ero il personaggio. E quanto mi veniva naturale! Affabile, comprensivo, intraprendente, pieno d'interessi, sognante e quindi distratto, simpatico un attimo prima di stufare, ma anche sicuro e deciso, sempre pronto a discutere di qualcosa, forse un po' troppo serio in apparenza, ma faceva tutto parte del gioco.
Non saprei confessarvi se effettivamente fosse un mio 'modo di essere' o se fosse più vicino al mio spirito, proprio non lo so; più o meno come voi non saprete mai se io provi davvero orrore nel pensare a ciò che ero e a ciò che facevo, oppure se stia recitando ancora una volta per esprimere questo concetto:

Se un giorno noi cercassimo chi siamo veramente, ho il sospetto che non troveremmo niente.


°Parti in rosso tratte da Il comportamento di Giorgio Gaber

giovedì 16 luglio 2009

Un riflesso color porpora

Qualcosa brillava nei suoi occhi quella sera, un riflesso color porpora che si perdeva nel vuoto... Non era commozione, e nemmeno un principio di congiuntivite, bensì la scintilla del suo spirito che andava spegnendosi.
Egli pose la mano sulla spalla del suo 'amico' con lo stesso disprezzo che si riserva ad una mosca che vada a posarsi sul piatto dove si mangia. Quello capì, e dopo un paio di volte cominciò a non salutarlo a sua volta.
Intanto lui fumava la sua sigaretta in pace, talmente pigro da non ciccare. Il che significa che aveva uno strato di cenere lungo così, pronto a cadere...

Un po' come dire che aveva fatto il passo più lungo della gamba.





°Nel disegno, Joe con sigaretta by me

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