sabato 26 dicembre 2009

Pensierini di natale

Detta così può sembrare davvero una stronzata. Eppure leggendo potrete convincervi del contrario, tenendo conto del fatto che, specialmente di questi tempi, ci vuole un fisico bestiale anche per scrivere e disegnare.
Ebbene, eravamo accampati sotto un albero pino e le campane in lontananza risuonavano a forza, distraendoci la testa dall'atmosfera della festa. Cominciammo a chiederci se le occhiaie che avevamo in viso ci stessero formando un secondo sorriso, all'altezza dello zigomo. Ma più di tanto non ci preoccupava, chè le occhiaie, si sa, esistono solo nella mente di chi le nota.
Ed è così che arrivammo al momento della passante:




"Ossesso, istupidito, bevevo nei suoi occhi vividi di tempesta la dolcezza che incanta e il piacere che uccide"

Attenzione adesso: mi passò davanti vestita di rosso, per poi scomparire nella notte più nera... Fu in quel momento che mi balenarono in mente tali versi di rara intensità e bellezza, come pochi se ne trovano in letteratura.

"Tu ignori dove vado, io dove sei sparita;
so che t'avrei amata, e so che tu lo sai!"

Ma [ahimè] non era questa la serata giusta per pensare alle passanti che non riuscimmo a trattenere...
Ricorreva la vigilia che [la quale] si passa in familia.
Non manca niente: le polpette della zia chè son sempre più buone, la tavola apparecchiata ch'è sempre più bella, io e mia sorella chè siam sempre più fattigrandi e i parenti tutti, chè son sempre più vecchi.
Convenzione più convenzione meno, passammo poi a brindare cogli amici, più ubriachi che matti. E mentre incauti mischiavamo liquidi terribili, davamo inizio al natale più caldo che un elefante riuscisse a ricordare.

In mattinata la pioggia arrivò a riportare un poco di giustizia e gli ultimi giorni di questo 2009 'colmo' di cambiamenti si presentavano ora più umidi, ora più tersi.
Gli sbronzi della sera prima si ritrovarono così a commentare:


- Mi piace quando fuori piove
e rimanere in salotto a guardare

oppure, a seconda dei casi:

- Mi piace quando in salotto piove
e rimanere fuori a guardare




°Parti in verde tratte da A una passante
di Charles Baudelaire,
disegno by me

4 commenti:

Anonimo ha detto...

si... in effetti dipende dai casi... ;)

Gary Coopo ha detto...

gran post davide, hai chiuso in bellezza, hai colto bene certe atmosfere :)

DARK - LUNA ha detto...

Caro Davide....
è bellissimo questo post...
alla faccia dei pensierini ed alla faccia di quello che non riesce a scrivere!
Sono molto colpita da questo...

"Cominciammo a chiederci se le occhiaie che avevamo in viso ci stessero formando un secondo sorriso, all'altezza dello zigomo."

muhauahuahauahauahauhaa
Ironizzo....
ovviamente.....
Tanti tanti auguri di un magnifico nuovo anno!
E grazie del tuo passaggio!
Un bacio!

sal ha detto...

bene ma ricordati che da domani si firma "10" e magari sempre da domani la pioggia resterà a guardare noi che cadiamo in salotto...

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