mercoledì 9 febbraio 2011

sapete che vi dico?


Continuate pure così.

A fare le cose che fate di solito. A bere vino sventato, a calcolare le probabilità, ad aspettare.
Oppure a scrivere di bei colori e del cambio di stagione.
Continuate a stare sui libri, a lavorare, a non preoccuparvi.

Io passo.

Quelli come me sono stati abortiti dalla politica, ogni qualvolta la sopravvivenza dei suoi fautori è stata messa al primo posto a scapito dei cittadini.

...

Provate per una volta a soffermarvi in quello spazio interposto tra casa vostra e il bar dove vi recate di solito. Avete presente?

La strada.

Guardate negli occhi il primo cane che incrociate: non vi troverete un briciolo di cattiveria, nemmeno a cercarla.

Adesso voltatevi.

Guardate gli occhi di un uomo.


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