giovedì 30 luglio 2009

E adesso non parlare
















Non parlare nemmeno.




[Vi invito a continuare]


°Nel disegno, Donna sul letto by me

martedì 28 luglio 2009

La fantasia salvaluomo

Mi capitano sere in cui proprio non riesco ad essere come gli altri;
devo sentirmi sempre più allegro o più depresso, più leggero o più tragico, più rilassato o più incazzato rispetto al resto del "gruppo"... Credo si tratti non di presunzione, bensì di fantasia.
Sarà strano, ma è la fantasia a salvarci e a permetterci di scegliere. Quello che fu per Schiele il 1913, per Strauss la primavera, per gli Afterhours l' 1.9.9.6. e per Beethoven il quarto movimento della Nona...
Può sembrare fumo negli occhi a chi vive all'insegna della razionalità, ma anche l'amore non può esistere senza.
Premesso che a me delle dinamiche del gruppo non me ne frega niente, credo che non possa essere diverso da così. Sarà per questo che a me disgusta essere come gli altri.

A ognuno il suo.

A ognuno il suo.



°Nella foto, Attraverso il whisky by me

lunedì 27 luglio 2009

Il liberismo ha i giorni contati


Anna pensa di soccombere al mercato. Non lo sa perchè si è laureata. Anni fa credeva nella lotta, adesso sta paralizzata in strada. Finge di essere morta. Scrive con lo spray sui muri che la catastrofe è inevitabile [...]

Muore il mercato, per autoconsunzione. Non è peccato. E non è Marx & Engels... E' l'estinzione. E' un ragazzino in agonia.
[Baustelle]

°Nel disegno, Scrive con lo spray by me

domenica 26 luglio 2009

Bengi

Cos'è che infiamma il cielo stanotte, Bengi?
Sarà la speranza in un migliore domani,
o l'incendio di una rivoluzione?
Ma la rivoluzione, si sa, è come una bella donna: che vogliono tutti ma che non viene mai...


Lo trovi divertente, Bengi?
Bè, preparati. Perchè questa sera noi incendieremo quel cielo!



°Nella foto, Tramonto a Patti marina by me

venerdì 24 luglio 2009

Succede in Italia

Divieto di interrompere l'alimentazione artificiale su tutti i casi di coma vegetativo anche in presenza di testamento biologico rilasciato dal paziente, tagli alle forze dell'ordine - in compenso però vengono istituzionalizzate le ronde - tagli all'istruzione e tagli alla ricerca, la Carfagna si batte per il decoro nelle nostre città togliendo le prostitute dalle strade, quando poi il Premier stesso viene coinvolto nei vari scandali Letizia e Daddario, il quale viene anche accusato di corruzione per il caso Mills, ma che non si fa lo stesso processare sfoggiando il Lodo Alfano, aggiungendo i ripetuti attacchi alla stampa sia nazionale che internazionale; nel frattempo la coppia Ghedini/Alfano esce la genialata di limitare le intercettazioni per i "crimini minori", la clandestinità diventa reato, è una legge voluta dalla gente, così dicono loro, lo chiamano progetto sicurezza, in realtà utile solamente a nascondere gli effetti della peggiore crisi economica mai registrata dal '29, contro la quale nessun provvedimento valido è stato preso.

Il popolo offre un taciuto consenso



Ma non temete: se fate parte delle zone di L'Aquila o Viareggio, allora avrete la possibilità di apprezzare il vero spirito di questo Paese, in tutta la sua grandiosa solidarietà.





°Nel disegno, Busto del Premier by me

martedì 21 luglio 2009

Il bel personaggio [che avevo]


Mio nonno è sempre mio nonno, è sempre Ambrogio in ogni momento, voglio dire che non ha problemi di comportamento. Ma io non assomiglio ad Ambrogio, l'interezza non è il mio forte, per essere a mio agio ho bisogno di una parte.

Mettersi a nudo. Giungere allo stesso livello dell'interlocutore e fingersi vulnerabili, per poi colpire ed emettere la propria sentenza (Camus insegna).
Il fatto è, cari miei, che abbiamo la presunzione di pensare di 'essere', quando invece tutti recitiamo, in questo gioco perverso dell'affermazione dell'io, chi più spudoratamente e chi in maniera più ingenua a livello inconscio.
Se solo penso al bel personaggio che io stesso avevo creato e a quanto mi trovassi a mio agio nel metterlo in scena... Non smettevo mai, nemmeno quand'ero solo: non recitavo il personaggio, io ero il personaggio. E quanto mi veniva naturale! Affabile, comprensivo, intraprendente, pieno d'interessi, sognante e quindi distratto, simpatico un attimo prima di stufare, ma anche sicuro e deciso, sempre pronto a discutere di qualcosa, forse un po' troppo serio in apparenza, ma faceva tutto parte del gioco.
Non saprei confessarvi se effettivamente fosse un mio 'modo di essere' o se fosse più vicino al mio spirito, proprio non lo so; più o meno come voi non saprete mai se io provi davvero orrore nel pensare a ciò che ero e a ciò che facevo, oppure se stia recitando ancora una volta per esprimere questo concetto:

Se un giorno noi cercassimo chi siamo veramente, ho il sospetto che non troveremmo niente.


°Parti in rosso tratte da Il comportamento di Giorgio Gaber

giovedì 16 luglio 2009

Un riflesso color porpora

Qualcosa brillava nei suoi occhi quella sera, un riflesso color porpora che si perdeva nel vuoto... Non era commozione, e nemmeno un principio di congiuntivite, bensì la scintilla del suo spirito che andava spegnendosi.
Egli pose la mano sulla spalla del suo 'amico' con lo stesso disprezzo che si riserva ad una mosca che vada a posarsi sul piatto dove si mangia. Quello capì, e dopo un paio di volte cominciò a non salutarlo a sua volta.
Intanto lui fumava la sua sigaretta in pace, talmente pigro da non ciccare. Il che significa che aveva uno strato di cenere lungo così, pronto a cadere...

Un po' come dire che aveva fatto il passo più lungo della gamba.





°Nel disegno, Joe con sigaretta by me

Lettori