20/05/2011
Mi giro e guardo.
I bambini, che imparano a vantarsi fin da piccoli, con la loro spocchia duramente costruita; il pallone ben piazzato; la rete mancante; la testa troppo occupata a star dietro a questa folle corsa quotidiana, per ricordarsi d'essere bambini.
Le automobili, parcheggiate sempre negli stessi punti, quasi avessero il posto riservato, a vomitare personaggi che bofonchiano quattro parole sconnesse, sempre le stesse, fumano velocemente una sigaretta e poi vanno via.
La spiaggia, che aumenta di anno in anno, come a dire che tanto ci sarà sempre spazio, per tutti.
Le automobili, parcheggiate sempre negli stessi punti, quasi avessero il posto riservato, a vomitare personaggi che bofonchiano quattro parole sconnesse, sempre le stesse, fumano velocemente una sigaretta e poi vanno via.
La spiaggia, che aumenta di anno in anno, come a dire che tanto ci sarà sempre spazio, per tutti.
[Ricordando che, dopo tutto, tenere una specie di diario personale può essere importante, quantomeno per conoscersi].
E tutto questo, che non è più il mio mondo.
4 commenti:
Queste parole le sento bene io.
Non so mai se essere felice che il solito mondo torni di tanto in tanto, ma mi fa bene vederlo, anche per capire come ci sto dentro e cosa voglio da lui.
Ci saranno altri mondi, alcuni saranno stretti, altri ci staranno così grandi che rischiamo di perderci perdendoli.
Ma non trovi che sia bello che ci siano? Nel bene e nel male.
Amen
Io sono contento che ci siano.
non so, ragazzi
non posso dirmi né felice né intristito del fatto che vari mondi, seppure paralleli, esistano
sicuramente la fase del voler costruirsi un lanciafiamme e bruciare tutto m'è passata da un pezzo, al massimo ora osservo e prendo qualche appunto su un pezzo di carta
ah, ciao shuzzy, benvenuto tra noi
bè, mi piace che tu adesso prenda appunti...
forse serve per accettare (in tutti i sensi!)
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