Ecco che ci risiamo, con tutte le menate moralistiche e le stronzate di partito, il Pdl che grida 'vergogna' e la Gelmini, brava soltanto a farsi fotografare in costume sulla costa smeralda, che ricorre al Consiglio di Stato.
Adesso, per una volta, cerchiamo di parlarci chiaro: la religione cattolica a scuola non serve ad un'emerita sega, la sola cosa che ricordo della prof di religione che avevo in primo superiore è che volevo scoparmela (pensiero stimolante certo, ma non esattamente utile all'apprendimento)...
Gli studenti romani che si son dati da fare per questo motivo hanno ragione; non è giusto che chi non sia credente o predichi altre religioni venga penalizzato con un punto in meno nella cazzo di media, non è giusto che a coloro che la richiedono non venga data una qualche attività alternativa, non è giusto che una materia non contemplata alla maturità venga ammessa a pieno titolo nello scrutinio finale. Però ragazzi, che volete farci, siamo in Italia. In qualsiasi altro paese discuterebbero il caso con intelligenza, ma qui no: ne fanno una questione di principio, mica capiscono che a scuola andrebbe insegnata semmai la storia delle religioni (con docenti appropriati anche), c'è la Chiesa di mezzo, essa non rinuncerà mai al suo piccolo dominio sulle giovani menti...
Ogni resistenza è inutile!
°Nella foto, un frame de
L'ora di religione
di Marco Bellocchio