martedì 24 novembre 2009

Ho le braccia lunghe, ma non sono un orango


In un mondo privo d'immaginazione e bellezza, lottiamo costantemente tra finzione e smarrimento. Dietro l'inganno cosa rimane? Capisci rapidamente quanto sia inutile cercare a tutti i costi un senso nel reale. Ti vogliono cinico e distaccato, tutto già visto, tutto già stato. Fa parte del prezzo da pagare: hai la libertà di comunicare pur non sapendo cosa dire.



E non c'è più niente che ti possa stupire.





°Disegno by me

8 commenti:

Cielodiluglio ha detto...

Avanti, così come la bellezza sta negli occhi di chi guarda anche la capacità di farci stupire appartiene ancora a noi..
:)

Yrom.A ha detto...

amaramente realistico.
Saltuariamente irreale.

Gary Coopo ha detto...

io riesco incredibilmente ad abitare quel non luogo di quelli che non si stupiscono piu' di nulla senza cedere al cinismo e continuiando a credere alla bellezza .. (ma ogni mese temo la lettera di sfratto)

davide idee ha detto...

Resistere, Gary. Con tutta l'immaginazione che abbiamo ;)

Vale ha detto...

possiamo sempre darci un'altra opportunità

Marta ha detto...

io sono passata da un luogo in cui tutti notano l'essere diversi ad un luogo in cui nessuno lo è per nessuna cosa o ragione al mondo...
stereotipi ce ne sono, però, fin troppi...nonostante qui si punti alla diversità che è omologazione.
dietro l'inganno rimane lo stupore, nonostante tutto...inutile, però, come dici, cercare un senso...
si ha la libertà di urlare, di dire tutto o quasi, eppure, non avendo cosa dire, si inciampa in semplici ed inutili cazzate, giusto per fare capire che siamo presenti al mondo...
preferisco tacere, e sparire per un po' io....tu?

davide idee ha detto...

marta cara,
l'omologazione è tale sia in un senso che in un altro e tu lo sai bene. infatti hai interpretato il tutto perfettamente, anche troppo!

visto che dietro l'inganno si nasconde il vuoto sconcertante del reale, ti posso dire che continuerò ad ingannarmi ancora un po'.
dopo sparirò anche io, il percorso è comunque solitario.

peppe ha detto...

non credo ci sia nessuno in particolare che abbia la volontà/ potere di togliere alla gente la capacità di stupirsi, è così perché è così, punto. nel nostro tempo molte delle cose che vediamo sono fin troppo scontate e abbiamo bisogno di nuove forme: la averità è proprio che tutto è già stato fatto, non resta che farlo ma in maniera diversa: è caratteristica di ogni epoca una certa dose di manierismo e di "rifacimento" del passato, ma oggi come oggi con le nuove "finestre" aperte sul mondo, da quella della nostra stanza a le milioni dei nostri pc e televisori, acquista importanza sempre maggiore l'originalità e l'immediatezza.

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