domenica 1 novembre 2009

La fine del mondo


E’ il 20 dicembre 2012 e Gianlorenzo si sta preparando al peggio (o al meglio, dal suo punto di vista). Le previsioni dell’ imperscrutabile calendario Maya infatti non lasciano grande spazio all’immaginazione: il ciclo della Terra giunge al termine, tutto finisce con tanto di annunci solenni e fuochi d’artificio. Gianlorenzo si è comprato un kit di sopravvivenza all’ipercoop e il libro di Giacobbo in cartoleria, si è licenziato dal lavoro di impiegato bancario e ha mandato a 'fanculo la moglie. La notte magica la passerà insieme a Teresa, sua avvenente compagna di università con la quale ha da poco ripreso i contatti. Il piano di Gianlorenzo è semplice e magnifico: passare l’ultimo giorno della sua vita con la donna dei suoi sogni e avere un orgasmo bestiale mentre disastri naturali e calamità di ogni genere si verificano fuori dalla sua finestra.


Alla sera la casa di Gianlorenzo è cosparsa di candele, le luci sono spente e le tartine da lui preparate con tanta premura sono in tavola; Teresa arriva all’orario stabilito, radiosa come il primo giorno in facoltà. Si mettono a mangiare bevendo dello champagne in coppe di cristallo, ridono e scherzano, parlano di tempi passati e di strade percorse. Si scambiano tenerezze sul divano, poi si spostano in camera da letto. Lui le mette un dito in bocca, lei si dimostra divertita e, dopo averglielo uscito dalle mutande, gli fa un pompino. Passa poco tempo ed è Teresa a comandare; Gianlorenzo sta di sotto e la tiene per i fianchi, mentre la ragazza continua a muoversi come un’onda, prima piano e poi più forte, fino a venire in un gemito profondo. Viene anche Gianlorenzo, seppure in modo più contenuto. Sente infatti che manca qualcosa.
- Bè? - sbotta interdetto.
- Che ti prende? - chiede Teresa, ancora ansimante.
- Come sarebbe a dire che mi prende? Dove sono i terremoti, le catastrofi, i cieli rosso sangue?! -
- Non essere sciocco - lo ammonisce lei, dandogli un bacio leggero sulla fronte - Credevo che questa cosa della fine del mondo fosse solo un’idea romantica per noi due. -
Gianlorenzo non focalizza. - E allora l’inversione dei poli magnetici, il cambiamento climatico? -
- Tesoro - aggiunge Teresa rivestendosi - se l’umanità doveva proprio scomparire, sarebbe successo quattro anni fa. Non dirmi che non lo sapevi! -
Gianlorenzo si volta verso il comodino dove è poggiato il libro di Giacobbo; sta lì in copertina, nella classica posa a braccia conserte, e se la ride di gusto.



°Disegno by me

3 commenti:

sal ha detto...

si effettivamente all'anagrafe di betlemme avranno fatto un bel casino...essendo che il Cristo dovrebbe essere nato quattro anni prima di se stesso... sono sicuro che Gianlorenzo il giorno dopo la presunta fine del mondo inizierà veramente a vivere.

DARK - LUNA ha detto...

Bè...non nascondo un sorriso amaro che mi vien naturale, leggendo il post....
Dovremmo vivere tutti come "ha vissuto" Gianlorenzo nella prospettiva che tutto il mondo finisse?
Questo fa pensare che nessuno conduce la vita che vorremmo?
E magari.....pensa che casino che combineremmo se avessimo la certezza di dover morire domani...
Io non so che accadrà....ma il mondo ha cominciato la sua fine già da un pò.....
Che avverrà?
Nulla?
Mi sembra di rivivere il pre 500....
E la storia si ripete e basta?
O dovremmo tutti seriamente cominciare a ricontattare tutti quelli che ci son rimasti sospesi?
^____^
Un bacione!

Giovanni Passalacqua ha detto...

Anzitutto complimenti...il sorriso amaro è venuto anche a me... penso che la vita sia fatta di strutture ed equilibri che impediscono di vivere come si vorrebbe..è necessaria la fine del mondo per realizzare i propri sogni? E' un problema interessante..e si può vivere felici sull'equilibrio di una vita inferiore alle nostre aspettative,e tuttavia realizzata? Chi ha il coraggio di mandare tutto all'aria per seguire il proprio ideale,di solito scappa con la coda fra le gambe,e rimpiange il suo infelicemente dolce equilibrio.. chissà!

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