Era un'afosa giornata di luglio,
il calore dipingeva striature marroni sullo sfondo delle isole all'orizzonte, mentre i pensieri evaporavano in alto, alla ricerca di venti più freschi.
Tutto era fermo. Noi ci si rifugiava all'ombra degli alberi, seduti a guardare i bikini passare.
il calore dipingeva striature marroni sullo sfondo delle isole all'orizzonte, mentre i pensieri evaporavano in alto, alla ricerca di venti più freschi.
Tutto era fermo. Noi ci si rifugiava all'ombra degli alberi, seduti a guardare i bikini passare.
Proprio quel giorno decidemmo di allontanarci dai luridi tavoli adagiati a tressette per cercare qualcosa di più.
Nel luogo dove arrivammo regnava una calma innaturale. Quasi come fosse una specie di nascita, per accedere al campo da tennis abbandonato bisognava passare dal buco nella rete...
Ed eccoci là, dopo qualche partita ad uno sport imprecisato: sdraiati a bere e a pensare, col sudore fino ai capelli e le zanzare a martoriarci le caviglie. Ad un certo punto volsi lo sguardo verso un filo d'erba che spuntava dal cemento, al quale era aggrappato un insetto intento a godersi quel poco di aria che aveva cominciato a tirare. Fu come se in quel filo d'erba avessi visto la mia vita intera fino a quel momento. Dopo di che chiusi gli occhi e mi addormentai all'ombra del paesaggio urbano, con il sole che cominciava a calare dietro le montagne.
Quando tornai a casa, vidi un foglio sulla scrivania, lasciato lì chissà da quanto.
Potrei scriverci un post, pensai.
Lo scrissi.
Nel luogo dove arrivammo regnava una calma innaturale. Quasi come fosse una specie di nascita, per accedere al campo da tennis abbandonato bisognava passare dal buco nella rete...
Ed eccoci là, dopo qualche partita ad uno sport imprecisato: sdraiati a bere e a pensare, col sudore fino ai capelli e le zanzare a martoriarci le caviglie. Ad un certo punto volsi lo sguardo verso un filo d'erba che spuntava dal cemento, al quale era aggrappato un insetto intento a godersi quel poco di aria che aveva cominciato a tirare. Fu come se in quel filo d'erba avessi visto la mia vita intera fino a quel momento. Dopo di che chiusi gli occhi e mi addormentai all'ombra del paesaggio urbano, con il sole che cominciava a calare dietro le montagne.
Quando tornai a casa, vidi un foglio sulla scrivania, lasciato lì chissà da quanto.
Potrei scriverci un post, pensai.
Lo scrissi.
° Nella foto, Autostrada all'orizzonte by me
3 commenti:
un bel pensiero.. ci si possono vedere un sacco di cose, in un filo d'erba..
Grazie e te per essere passato anche tu....
io però non intendevo "diverso" e non volevo sottolineare un essere migliore o meno...
Ma ci sono dati di fatto...esistono gli scienziati....
esistono i filosofi...
esistono i matemateci....(etc...)
ed esistono gli artisti...
ecco, a mio avviso, tu appartieni a questa categoria....seppur nessuno appartiene ad una categoria e nessuno è catalogabile ed ancora...nessuno è una cosa sola... (conoscendomi meglio, se capiterà capirai anche come sono fatta e quindi, ti accorgerai che la pensiamo allo stesso modo!)
Sei nuovo del web...ho letto...ed a me farà piacere sostenerti!!!!
^___^
Ovviamente, anche tu sei il benvenuto tra le mie pagine!
A presto ancora...
anch'io mi perdo in riflessioni simili...
Posta un commento